Grifo TA Imola – Scuola Basket Ozzano 27-84
Parziali: 10-24 / 9-19 / 6-31 / 2-8
Mazzanti, Perugini 5, Rossi S., Sabbatani 3, Vejko, Lippi Bruni 4, Castellari, Di Bari, Brunetti 1, Scardovi 6, Sonego 6, Rexhepi 2. All: Castelli. Ass: Irti e Mataj
I grifoncini ospitano per la seconda giornata di campionato, nonché prima in casa, al PalaRuggi la formazione avversaria della Scuola Basket Ozzano e la partita non è decisamente all’altezza delle capacità degli imolesi, se però occorre non esaltarsi quando si vince è vero anche che non bisogna abbattersi quando si perde. Ogni partita è diversa, ogni possesso di palla è una battaglia e fa storia a sé, poi esiste il punteggio per buttarci un occhio ma senza fasciarsi la testa.
La partenza dei grifoncini, comunque con qualche compagno tutt’ora fermo ai box, è decisamente roboante e consente infatti agli imolesi di far vedere ottime cose e tenere testa a una super corazzata come erano gli avversari (tutti 2012 misti Ozzano e Castel San Pietro). Nei primi 5′ di gioco infatti sono gli avversari a dover inseguire i grifoncini che hanno il pallino del gioco e l’inerzia della partita, purtroppo però si accende la spia della riserva, arriva la stanchezza, iniziano le rotazioni e complice la poca concentrazione o voglia di lottare a tratti unite alla fisicità e qualità degli altri complica non poco le cose agli imolesi. Nella seconda metà del primo quarto è un assolo degli avversari, e nel secondo quarto fatto salvo per qualche canestro la difesa è un telepass e gli ozzanesi trovano troppo facilmente le vie del canestro dei locali dilagando. Nel terzo quarto c’è una reazione di orgoglio ma è purtroppo una breve parentesi e poi si vedono le teste dei grifoncini che si abbassano. Alla fine della partita il punteggio è impietoso e lo scarto non rispecchia i veri valori degli imolesi che si sono fatti prendere e trasportare dallo sconforto, dal nervosismo e dalla paura dell’errore.
La grande lezione che serve portare a casa da questa partita è che serve “di più” perché le poche vere indicazioni tecniche ricavabili da quanto visto sono tutte figlie di un atteggiamento messo in campo troppo remissivo e arrendevole, fiduciosi che gli imolesi faranno tesoro dell’esperienza per capire che quando le cose si complicano a maggior ragione bisogna alzare il livello di concentrazione, il desidero di lottare, la voglia di aiutarsi e quindi rimboccarsi le maniche e giocare ogni possesso, offensivo e difensivo, con il coltello tra i denti.
Da un punto di vista tecnico si sono visti passi indietro sugli 1c1 in attacco e in difesa con la palla ma si sa che l’apprendimento procede per alti e bassi… La fisicità degli avversari ha messo a dura prova le capacità di palleggio dei grifoncini che costretti ad abbassare la testa per controllare qualche pallone “scivoloso” hanno perso opportunità di creare anche per i compagni, oltre a volersi intestardire a volerla risolvere “da soli” nel finale. E’ giusto voler giocare un 1c1 aggressivo ma ricordandosi che con la testa alta e una buona spaziatura, e tagli dei compagni, si può creare molto più che da soli a testa bassa! A livello difensivo sono mancate un po’ di garra e concentrazione, infatti gli ozzanesi hanno approfittato fruttuosamente di troppe ripartenze concesse (figlie anche di una discutibile selezione dei tiri) in transizione e a metacampo sarebbe infatti servita ai grifoncini molta più “gamba” nello stare giù e ancora più voglia di non farsi battere abbracciando la sfida dell’1c1 difensivo con massima responsabilità individuale.
Ci si vede in palestra per lavorare forte e migliorarsi ancora aumentando via via l’intensità e la fisicità, lavorando tanto sui fondamentali che sono la base di tutta la pallacanestro. Soltanto in questo modo i grifoncini potranno tornare ad esprimere il loro vero potenziale dalle prossime partite proponendo una pallacanestro che sia fatta di “istinti” nel voler battere e non farsi battere, nel voler smarcarsi e nell’impedire le ricezioni, nel tuffarsi a rimbalzo sia in attacco che a difesa, senza dare volutamente troppe “regole” circa l’apertura, il tagliafuori o movimenti “prefissati” perché sono tutte cose che appartengono al basket dei ragazzi più grandi, al momento tarperebbero le ali ai grifoncini, rallenterebbero il flusso di gioco, e verranno col tempo, ora serve spingere sulle cose semplici, in velocità, con decisione e farle BENE! Partendo dalla somma di cinque 1c1 e con la collaborazione che deve nascere dall’efficienza dei singoli per estendersi alla squadra tutta.
Testa anche alla prossima partita che vedrà gli imolesi impegnati Venerdì 7 novembre alle 20:20 in trasferta contro Granarolo, altra formazione di tutto rispetto.
Grifo… IN THE GAME!