1,,, 2,,, 3,,, si ricomincia!
Altro giro… altra corsa!
Da oggi, 10 novembre, è ufficialmente iniziato il Trofeo Aquilotti Small Principianti, per i ragazzi nati nel 2015 e nel 2016: il nostro Campionato.
Il calendario è tuttora in elaborazione, ma, casualmente era stata organizzata una amichevole con gli amici dello Junior Basket Ravenna, e ne abbiamo approfittato per dare… fuoco alle polveri.
La storia si ripete. Ogni anno.
A settembre entrano in palestra quasi tutti i ragazzi dell’anno precedente, ai quali si aggiungono alcuni nuovi, e si trovano ad allenarsi insieme e a conoscersi. Ognuno di loro porta entusiasmo, voglia, passione, curiosità e tutti insieme riempiono lapalestra di gioia e divertimento.
Si fanno esercizi, si fanno giochi, si fanno gare, si fanno partitelle. Tutto scorre molto piacevolmente poi, però, si comincia a parlare di Partite con la “P” e, addirittura, di Campionato, sempre con la “C”. Nessuno di noi lo ha anticipato, ma, si sa, i ragazzi nasano. Alcuni cominciano a fare domande, alle quali rispondiamo sempre in maniera vaga e, tra di loro, cominciano a raccontarsi le esperienze dell’anno precedente.
Chi c’era! E chi non c’era? Chi non c’era ascolta, ascolta e comincia ad elaborare e a pensare a quanto a imparato e a quanto ha provato a fare, E’ in questo momento che affiorano i dubbi, le insicurezze e partono le prime, piccolissime, paranoie. E’ questo il momento in cui cominciano a fare domande strampalate del tipo: “Ma io, se sarò convocato, chi dovrò marcare?” Che fa capire quanto ci tengano, ma anche, quanto siano preoccupati .
Come già detto in palestra i ragazzi portano tante cose, ma una è sempre mooolto carente: l’autostima!
E’ una generazione che per qualunque cosa è sempre pronta a mettersi in gioco dicendo: “Io!” “Io!” “Io!” poi, al momento del fare, il nostro compito diventa quello di farli provare, farli tentare, fargli fare una cosa in più, una corsa in più, un tentativo in più, fino a quando, generalmente poco prima della primavera, il gruppo si scopre capace di fare cose che per
loro erano impossibili o quasi.
E questo succede sempre! Ogni anno!
Immancabilmente anche anche questo gruppo ha le stesse caratteristiche. Alcuni, i “veterani”, si destreggiano meglio di altri, ma questo è un gioco di squadra e ognuno deve portare il suo mattoncino. Da soli, o in due, o in tre si riesce a fare poco.
Servono tutti, e alcuni, soprattutto i nuovi, li dobbiamo aspettare. Dobbiamo aspettare che prendano il ritmo, che capiscano i movimenti, che traducano quello che i compagni vogliono fare, e, soprattutto, che scoprano… gli avversari! Eh sì, ci sono anche loro e sono veramente antipatici! Ci rubano il pallone, ci intercettano i passaggi, ci impediscono di
tirare a canestro e poi scappano, correndo velocissimi e… non si stancano mai!
Per tutti, e soprattutto per i nuovi, è sicuramente più facile imparare quando sono seduti in panchina, quando sottolineiamo le cose belle fatte dai compagni, ma anche quelle degli avversari.
Quando sono in campo, quando sono loro gli attori, è molto difficile vedere poco più in làdel proprio naso e poi, dopo un po’, finisce l’ossigeno. Hai voglia di chiamarli! Hai voglia di suggerire di guardare l’avversario! Hai voglia di fermarli se corrono verso il canestro sbagliato!!!
Parlando della partita di oggi, vinta dagli amici di Ravenna per 18 a 6, devo essere sincero e confermare che sono molto soddisfatto. Lo dico da questa estate, questo è un Gruppo Fantastico! Si vede da come si aiutano, da come si comportano in campo, da come si cercano e si chiamano. Per alcune cose sono già “grandi”.
E, praticamente, questa è solo stata la loro prima vera partita. Quelli un po’ più esperti si destreggiano con malizia, ma anche quelli appena arrivati si stanno impegnando tantissimo per fare la loro parte. Ci vuole pazienza, e ce ne vuole tanta.
Continuiamo a sostenerli con il calore che oggi, in certi momenti, ha ricordato quando la Morigia era la prima palestra di Ravenna ed era gremita in ogni posto.
Mi raccomando sempre, ai genitori e agli accompagnatori il compito, dopo le partite, di evidenziare SOLO le cose belle fatte da ciascun ragazzo, lasciate a noi il compito delle correzioni e dei suggerimenti.
A proposito di suggerimenti, uno vorrei proprio dispensarlo: quando potete, portateli a vedere le partite! Quelle della Grifo, ma anche quelle giovanili, e, perché no, quelle delle ragazze (a Faenza giocano la Serie A!!!).
Ai nostri ragazzi serve l’esperienza che si acquisisce stando sui gradoni, guardando la partita stando vicino a chi gioca.
Pietro, 10 novembre 2024