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Persa in volata

Cesena 2005 – Grifo 77-69 (24-20, 37-40, 58-56)

Cesena: Rossi 10, Santoro 12, Piazza 17, Domeniconi, Nocerino, Panzavolta 19, Ricci, Pezzi 11, Sanzani 3, Orioli, Cappucci, Balestri 5. All. Vandelli

Grifo: Barbieri A. 3, Sassi, Schillani, Piazza 12, Franchi, Laghi 27, Franzoni 8, Barbisan 3, Carbone, Conti, Pirazzini 12, Syla 4. All. Pietrantonio

 

Ultimo quarto fatale al cospetto di Cesena alla sesta vittoria consecutiva dopo aver perso le prime cinque gare. Un monito per i ragazzi di coach Pietrantonio di come l’atteggiamento mentale possa cambiare le sorti di una squadra. Grifo invece che è mentalmente troppo altalenante, quando tecnicamente non ha nulla da invidiare alle altre contendenti.

Il primo quarto

Si parte con Rossi, Santoro, Panzavolta, Pezzi e Balestra contro Schillani, Pirazzini, Franzoni, Piazza e Conti. Primo quarto scoppiettante con una difesa Grifo un po’ troppo morbida, ma bene in attacco così il punteggio lievita.

Il secondo quarto

Secondo quarto con la Grifo trascinata da Laghi che si porta in vantaggio toccando il massimo sul 34-27 e con una difesa che tiene meglio e mette in difficoltà l’attacco cesenate. Peccato per gli ultimi due minuti in cui alcune azioni scellerate permettono a Cesena di restare in scia.

Il terzo e quarto quarto

Terzo periodo con Cesena che prende in mano il bandolo della matassa e con un parziale di 9-2 passa aventi. Coach Pietrantonio si fa sentire e Barbisan, Barbieri e il solito Laghi rimettono in scia la Grifo che pareggia sul 56-56 in chiusura di quarto con un canestro di Franzoni.

 

Ultimo quarto con Franzoni che vola in contropiede, ma sbaglia e sul tentativo di rimbalzo cade malamente a terra. (Da valutare la gravità dell’infortunio). Si va avanti sempre sotto di due finché su un sanguinoso rimbalzo concesso in attacco Cesena non mette la tripla che chiude virtualmente il match. Poi la sequela di liberi sul fallo sistematico allargano il divario.

Commento

Laghi da solo non è bastato, i lunghi hanno preso solo sei rimbalzi difensivi. E’ vero che i piccoli hanno in parte compensato questa lacuna, ma poi hanno perso ben 17 palloni. Come dice coach Pietrantonio non vale la proprietà commutativa: per cambiare il risultato bisogna cambiare l’ordine degli addendi.